Una storia lunga un secolo

GIOVANNI E GLI STUCCHI

Giovanni Avagnina imparò l’attività di “indoratore” nell’America latina, dove provò a cercare fortuna da ragazzo.
Ritornò in Italia senza fortuna e, nel 1911 aprì un laboratorio a Fossano per occuparsi di indoratura di stucchi (risale a lui l’ultimo restauro ad “oro in foglie” dei capitelli corinzi del Duomo di Fossano).
Erano i tempi delle palazzine che vengono comunemente definite “Liberty” e Giovanni iniziò la produzione di stucchi laminati in oro per gli interni e grottesche, mensole, modiglioni, cornici ed ogni tipo di decorazione in rilievo per esterni. Sono interessanti gli stampi di scagliola originali che mostrano come allora venissero realizzati decori, capitelli, colonne ed altri manufatti tridimesionali in cemento o graniglia.
Sono degli Avagnina dei primi anni i cordoli stradali tutt’ora presenti in molte vie del centro cittadino (es. via Marconi), gli stucchi di Casa Bertola, di Casa Beltrandi, della Casa Mellano (la casa padronale sopra lo stabilimento Avagnina) e decine di cappelle in cemento o graniglia al cimitero di Fossano, che sono vere opere d’arte.