Una storia lunga un secolo

LA TERZA GENERAZIONE: APERTURA SUL MONDO

Nel 1978 la ditta passò legalmente dai tre figli di Giovanni ai quattro nipoti. A seguito di qualche anno burrascoso, nel 1983 la responsabilità maggiore fu assunta dal più giovane: Enrico. Questi, di appena trent’anni, portò una forte ventata di rinnovamento nell’azienda ormai plurisettantenne: - investì nell’acquisto di nuovi sofisticati macchinari computerizzati: una lavora coste Comandulli ed un macchinario a controllo numerico Ravelli, che permetteva di plasmare i masselli per creare vere e proprie sculture. - ampliò gli uffici e dotò l’azienda di una nuova area espositiva; - cercò nuovi sbocchi nel mercato estero, rivolgendosi in particolar modo a Francia, Svizzera e Germania, Paesi con i quali riuscì a stabilire una solida rete di esportazione; - intraprese un’attività di importazione diretta da diversi Paesi puntando ed investendo su alcuni materiali: il Verde Guatemala, che acquistava in India, i marmi egiziani (Sahara Gold e Galala), cercò interessanti alternative ai materiali locali nell’America latina. - acquistò un nuovo stabilimento a Ceva per potenziare la produzione, e qui si stabilì il cugino Teresio. - stabilì rapporti di collaborazione con alcune cave, in modo da assicurarsi prezzi concorrenziali e materiale di prima scelta sempre pronto a magazzino.